SPECIFICITA' DEI PROGETTI INFRASTRUTTURALI
La gestione di progetti a scala territoriale in modalità BIM è un attività complessa e delicata che richiede un’attenta pianificazione ed un controllo continuo. Se per un manufatto strutturale o per un edificio architettonico il processo può essere gestito facilmente grazie alle sue dimensioni più contenute, nel mondo della progettazione infrastrutturale si parla di progetti che si snodano per diversi chilometri, georeferenziati, comprendenti anche il rilievo tridimensionale del terreno, le reti tecnologiche e le diverse opere puntuali (gallerie, viadotti, muri, paratie, sottopassi, sovrappassi, tombini, edifici).
Per progetti di queste dimensioni ed entità è necessario che i dati vengano gestiti in cloud per garantire a tutti gli attori coinvolti nel progetto di potervi accedere in modo efficiente e protetto.
La realizzazione degli elaborati grafici e della documentazione a corredo di un progetto di infrastrutture di trasporto è tipicamente un processo lungo e soggetto ad errori ed omissioni:
- Errori di coordinamento fra i vari specialisti che intervengono nel processo progettuale.
- Errori di congruenza generale in quanto da un lato vanno prodotti degli elaborati generali a grande scala (dal progettista dei Tracciati e coordinatore) e dall’altro vanno redatti elaborati di dettaglio a piccola scala (dal progettista delle opere d’arte o degli impianti) che spesso non presentano lo stesso modello matematico del terreno.
- Errori di congruenza nella rielaborazione in funzione di una modifica locale od una variante che interessa varie discipline.
- Errori e sovrapposizioni nella computazione delle quantità e dei costi dell’opera fra i vari specialisti che intervengono.
- Difformità fra i documenti cartacei e gli elaborati grafici.
Fino ad oggi il ruolo del progettista dei tracciati e del coordinatore della progettazione, che molto spesso è coinciso, ha rivestito un ruolo fondamentale per la buona riuscita del processo progettuale e di realizzazione dell’infrastruttura. La crescita delle dimensioni e della complessità dei progetti infrastrutturali necessita dell’utilizzo di strumenti come il BIM che assistono il coordinatore nello sviluppo della sua funzione.
L'utilizzo del BIM in un progetto infrastrutturale inizia con la creazione di un modello intelligente del territorio e del contesto che permette di accelerare i tempi di sviluppo del progetto e di non disperdere informazioni relative all’uso del territorio stesso. In un processo BIM, un modello del territorio sarà 3D, accurato da un punto di vista spaziale e ricco di informazioni, al contrario di un modello 2D. Per porre le basi di un approccio corretto occorre raccogliere tutti i dati necessari e assegnare l'intelligenza corretta agli oggetti nel modello. Allo stesso tempo possono essere riportate le informazioni sull’uso del territorio ed i vincoli paesaggistici e territoriali della zona.
Il processo di creazione del modello del territorio ha inizio con la raccolta dei dati che possono derivare da un rilievo dell'area oggetto di studio eseguito con tecniche tradizionali (rilievo celerimetrico, aerofotogrammetrico o con strumentazione Gps) oppure con tecniche di rilevazione basate sulla scansione laser che generano nuvole di punti ricche di dettagli. I dati di rilievo possono essere integrati con dati derivanti dai sistemi informativi territoriali (GIS, Geographic Information System), come carte tecniche, ortofoto, modelli del terreno, strumenti urbanistici e reti tecnologiche.
Gli oggetti importati nel modello, come le condotte, le tubazioni ed i pozzetti possono avere degli attributi che ne descrivono le caratteristiche e li rendono più intelligenti (una condotta avrà un diametro, una profondità nel terreno ed una relazione con altri oggetti).